IL TUO DNA SA COSA MANGI
E TU?

Negli ultimi 20 anni gli scienziati hanno capito che esiste una relazione tra quello che mangiamo e il nostro DNA.
Le molecole dei cibi modificano la superficie del DNA come un post-it su cui scrivere un appunto. La cellula, grazie a questo meccanismo, sa quale gene leggere e cosa fare in un determinato momento: di questo si occupa la nutrigenomica.

• Per esempio le antocianine contenute nella frutta e nella verdura rossa e blu permettono la lettura del gene AMPK, abbassando i fattori dell’infiammazione e stimolando la manutenzione delle cellule.

La nutrigenetica, invece, studia il modo in cui ognuno di noi, che ha un DNA diverso dagli altri, reagisce alle molecole presenti nei cibi.

• L’enzima lattasi digerisce il lattosio (lo zucchero del latte) permettendo che venga assorbito dal sangue. In una parte degli esseri umani, il gene per la lattasi è in una versione che si “spegne” dopo i primi anni di vita. Chi ha questa variazione genetica fa fatica a digerire il lattosio, che nell’intestino fermenta causando vari disturbi.

Infine, la nutraceutica studia le molecole naturalmente presenti nei cibi che hanno un’azione benefica sul nostro organismo.

• Ad esempio il beta-carotene contenuto nella carota serve per la produzione di vitamina A che fa bene a pelle, occhi, ossa e sistema immunitario. Il licopene presente nel pomodoro aiuta a proteggere la prostata dal rischio di tumori, la quercetina che si trova nella mela, nella lattuga e nel cioccolato fondente 72% aiuta a proteggere il cuore e i vasi sanguigni, mentre il sulforafano combatte l’Helicobacter pylori, un batterio dello stomaco che può causare gastriti, ulcere e tumori.

Scopri la mostra!

La mostra “Io Vivo Sano – alimentazione e DNA” è rivolta agli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado (primi due anni).
Attraverso un percorso interattivo e sorprendente, i ragazzi esplorano la relazione tra il cibo e il nostro patrimonio genetico per capire come il cibo interagisce con le cellule e con il DNA e determina la nostra salute.
Guidati dai divulgatori scientifici di Fondazione Veronesi e con l’ausilio di alcuni materiali didattici, la mostra “Io Vivo Sano – alimentazione e DNA” chiarisce l’importanza della prevenzione primaria (quella che si mette in atto con i comportamenti quotidiani), secondo un percorso articolato in 3 momenti:

• il primo dedicato alla sana alimentazione, al metabolismo, al fabbisogno alimentare, ai macro e micronutrienti
• il secondo dedicato al cibo e al DNA, alla nutrigenomica e alla nutrigenetica
• il terzo dedicato a cibi utili e dannosi per il nostro organismo, alla nutraceutica, alle calorie, all’attività fisica, al bilancio energetico.

Per poter dire “Io vivo sano”, non dobbiamo solo mangiare bene, ma anche muoverci. Oltre alla sana alimentazione, è fondamentale fare attività fisica. E ovviamente, anche non fumare e non bere alcolici.

Io vivo sano è un progetto ideato nel 2016 da Fondazione Umberto Veronesi grazie al contributo di Fondazione CRT nell’ambito del progetto Diderot per le scuole del Piemonte e della Valle d’Aosta.
La prima mostra realizzata intitolata “Io Vivo Sano – alimentazione e DNA” è stata ospitata dal 2016 al 2018 a Torino, Novara, Aosta, Biella, Alessandria, Asti, Cuneo e visitata da 11.000 studenti.
Nel 2018 la mostra è stata allestita a Roma, Milano e Mantova con il supporto di Atlantia S.p.A., Fondazione Fiera Milano, Life, Citrus, Mantova Food & Science Festival.
Dal 13 Settembre 2019 al 31 maggio 2020 la mostra è stata ospitata negli spazi del MUSME, il Museo di Storia della Medicina di Padova. 

Questo sito nasce dalla esigenza di mettere a disposizione delle scuole di tutto il territorio nazionale i contenuti educativi del progetto e si offre ai docenti come strumento didattico e di approfondimento.